Se apprezzate i titoli senza interfaccia, sappiate che Unto the End segue alla lettera questa filosofia e non presenta neppure quel che noi considereremo scontato e come accade ad esempio con altri platform quali Ori and the Will of the Wisps o l'impegnativo Hollow Knight.
Se da una parte Unto the End prende ispirazione da alcuni soulslike e da For Honor, dall'altra invece ci ricorda l'esperienza survival di The Long Dark, con la sola differenza che non avremo la sete e la fame da soddisfare ma saremo costretti a fermarci molto spesso nei bivacchi per recuperare la vitalità , produrre delle cure con le erbe che raccogliamo nelle caverne, e fabbricare pugnali da lanciare addosso ai nemici.