Un concetto che, declinato alle latitudini varesine, fa sì che l’aumento esponenziale di cinghiali all’interno del Parco regionale del Campo dei Fiori li abbia spinti sempre più verso le città.
Con l’abbattimento di questi animali anche nelle zone del parco naturale, ossia quelle riserve che ricoprono un quinto di tutto il territorio del Campo dei Fiori e dove finora i cacciatori non sono mai potuti entrare.