Ancora oggi, nella sede della fabbrica, è incorniciata e appesa ai muri una cambiale di 56 milione delle vecchie lire, firmata dalle operaie che il 6 novembre del 1980 andarono dal notaio per fondare la cooperativa chiamata a subentrare nella produzione della Princess Più.
La fabbrica Princess Più, specializzata nell’abbigliamento femminile, sommersa dai debiti, da una situazione difficile sul mercato e da una cattiva gestione, aveva deciso di chiudere i battenti.