Il Mef invita i Comuni quindi a stabilire importi minimi identici sia per le somme a debito che a credito e a non includere il versamento della quota statale dello 0,76% nelle delibere di differimento dei versamenti dei fabbricati di categoria D.
Ad esempio, secondo quanto segnala il Sole 24 Ore, il differimento dei versamenti dei fabbricati di categoria D sui quali grava la quota statale dello 0,76%o la maggiorazione x Tasi dello 0,8 per mille in assenza di deliberazione di conferma.