Prima di dirigersi definitivamente verso le spiagge di marina di Avola, da non perdere i resti dell’antica Abola ritrovati nei pressi di monte Aquilone e l’ottocentesco Palmento, presso cui è conservato il frantoio ipogeo del Miloro, detto u trappitu.
Il territorio, che dal mare raggiunge i primi crinali che abbracciano la val di Noto, regala ulteriori e golose suggestioni, in primis la celebre e dolcissima mandorla di Avola, ma anche i limoni, il Nero d’Avola e la canna da zucchero.