Quando gli utenti di Microsoft Azure creano una macchina virtuale Linux e abilitano una serie di servizi, OMI (e le sue vulnerabilità ), si distribuisce automaticamente nel sistema.
È emersa la notizia di una pratica piuttosto pericolosa in Microsoft Azure, secono la quale quando un utente crea una macchina virtuale Linux e abilita alcuni servizi Azure, la piattaforma Azure installa automaticamente l’agente Open Management Infrastructure (OMI) sul dispositivo, senza che l’utente se ne accorga.