Era il triplo album tratto dal Festival di Woodstock tenutosi nell’agosto 1969 e li vedeva, abbracciati e stretti in una coperta, nell’alba gelida che poneva fine al terzo e ultimo giorno di musica, in un paesaggio quasi lunare, fatto di spazzatura e di poche altre anime vaganti dopo che la maggior parte del pubblico se n’era tornato a casa.
Perché il sogno è una bella cosa, ma i sogni restano tali, la realtà va da un’altra parte.