I video più disparati, registrati da un software di Zoom e poi salvati su varie applicazioni senza password, sono stati pubblicati sul web mettendo a repentaglio la privacy di migliaia di utenti Il Washington Post si è imbattuto in lezioni online, conferenze, sessioni di terapia psicologica, incontri di lavoro, ma anche filmati che ritraevano persone in intimità.