Una elemento, quello della malinconia e del patetismo, che rimane fermo e perenne per tutta la durata del disco, finendo per rendere piatto l’album nel suo insieme.
La giovane artista resta ancorata alla sua cifra stilistica, che prevede una malinconia struggente, capace di far vibrare la voce e di dare un senso quasi tragico alle parole.
E questo conferma quanto Ariete abbia il potenziale per diventare una voce della Generazione Z capace di rivolgersi a tutti, e non solo a un pubblico preciso.