Tre milioni e mezzo di italiani vivono dopo una diagnosi di cancro, ma tra loro solo circa un milione può considerarsi guarito perché ha un rischio di morire per tumore «trascurabile» e , concretamente, un'aspettativa di vita che è la stessa di persone sane di uguale sesso e di pari età.
In particolare, sono di grande rilievo per le donne che fino ad ora non hanno potuto beneficiare dell’oblio oncologico in tempi ridotti (coloro che hanno avuto un tumore di stadio primo o secondo considerato guarito a un anno dalla diagnosi).