Dopo l'eroica morte del Maggiore Baracca, avvenuta il 19 giugno 1918, Fulco Ruffo di Calabria è chiamato a sostituirlo nel comando della Squadriglia;
Nonostante il duello aereo richieda particolari doti di abilità e di cinismo all'insegna del motto "mors tua, vita mea", Fulco Ruffo di Calabria ha sempre sofferto per la sorte degli avversari abbattuti, non provando mai alcun piacere nell'infliggere sofferenza e morte, inevitabile conseguenza degli scontri in volo: