Nel 2016 e 2017, grazie all'utilizzo di veicoli per l'esplorazione delle acque profonde, sono state rilevate tracce di questo pericoloso inquinante a 9,7 e 8,5 chilometri di profondità , nella Fossa delle Marianne e nella Fossa degli Yap, due dei luoghi più inaccessibili della Terra", continua ancora Sun.
"Il mercurio nelle acque oceaniche diventa metil-mercurio, la forma organica dell'elemento, che potrebbe essere più pericoloso per via di un processo noto come 'bioaccumulo', per cui i pesci più piccoli si nutrono della sostanza tossica, che poi viene assimilata dagli animali più grandi che si nutrono dei pesci piccoli, finché le sostanze tossiche non raggiungono la nostra catena alimentare", spiega l'esperto, aggiungendo che il mercurio può essere implicato in catastrofi ambientali e particolarmente dannoso durante lo sviluppo dei feti.