Chi, ad esempio, ha contratto il mutuo a tasso fisso sin dal 2016, ad oggi si è sobbarcato un aggravio di costi per un periodo già più lungo di quanto allora immaginato e che con ogni probabilità avrà un contratto meno conveniente ancora per qualche anno.
Ciò ha reso relativamente più conveniente il mutuo a tasso fisso, tant’è che l’80% delle richieste nel primo semestre è andato in tal senso e ben il 90% delle erogazioni effettive.