dal lavoro notturno agli affitti brevi 3/8 ©Ansa LA MISURA "La nuova misura di sostegno, che si aggiunge alla disposizione che prevede un'indennità pari all'80% della retribuzione per un mese entro il sesto anno di vita del bambino - spiega l'Inps - trova applicazione con riferimento ai lavoratori dipendenti che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità, successivamente al 31 dicembre 2023" 4/8 ©Ansa LE SPECIFICHE Il congedo parentale spetta ai genitori, che siano in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo, tra i due genitori, non superiore a dieci mesi, elevabili a undici se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo, continuativo o frazionato, di almeno tre mesi 5/8 Pixabay IN CONTEMPORANEA È importante inoltre chiarire come i periodi di congedo parentale possono essere fruiti dai due genitori anche contemporaneamente 6/8 ©IPA/Fotogramma INDENNITÀ STANDARD L’indennità standard è quindi pari al 30% della retribuzione media giornaliera, calcolata in base alla retribuzione del mese precedente l'inizio del periodo di congedo, entro i 12 anni di età del bambino (o dall'ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento) e per un periodo massimo complessivo (madre e/o padre) di nove mesi 7/8 ©IPA/Fotogramma LE NUOVE DIRETTIVE Nel 2024 quindi per il primo mese l'indennità sale all'80% mentre il secondo mese rimarrà all'80% solo per le famiglie che terminano il congedo obbligatorio quest'anno 8/8 ©Ansa ATTENZIONE ALLE DATE La retribuzione del mese all’80% per il 2024 si applicherà quindi per i lavoratori che terminano il periodo di congedo successivamente al 31 dicembre, sono esclusi quindi i genitori che abbiamo concluso la fruizione al 31 dicembre 2023.