La storia del farmacista di Grafton è, letteralmente, la storia di mille altre persone divorate dalle più svariate teorie del complotto, alla ricerca di informazioni dai “siti di controinformazione” e spinti dal “rinforzo positivo” a rovinarsi la vita.
Un tecnico di laboratorio, suo superiore e incaricata della gestione del laboratorio, tra le prime ad accorgersi del misfatto, ha descritto infatti alle autorità un soggetto fortemente frustrato, che aveva speso mesi a descriverle teorie del complotto di ogni tipo.