“Da alcuni anni detesto Lars von Trier come persona, per le sue scellerate affermazioni, per il suo antisemitismo con questo spirito distribuisco oggi il suo ultimo film, perché ne La casa di Jack, c’è più cinema, più delirante passione, che nel 90% dei film che normalmente escono”.
All’anteprima a Cannes del 2018, dove Lars von Trier era tornato dopo essere stato dichiarato nel 2011 “persona non gradita” – per certe discutibili dichiarazioni su Hitler, ma lui sostiene che sia tutto un malinteso – La casa di Jack (The House That Jack Built, 2018) era stato salutato da molti sbadigli, nonostante si parlasse dell’efferata storia criminale di un serial killer che tortura e uccide donne e bambini.