A parte il fatto che Rai Fiction dovrebbe mettere una moratoria sui biopic (quest'anno abbiamo già sistemato Califano, Mameli, Margherita Hack), «Folle d'amore» tende ad assomigliare più agli sceneggiati del passato e al fotoromanzo melodrammatico che a un racconto vivido, capace di cogliere le sfumature e le spigolature dei protagonisti.
Certo, girare una fiction su Alda Merini con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte significa privarsi di Milano, dei Navigli, di tutta l'iconografia, a volte persino folclorica, che ha accompagnato la vita intensa e tormentata della poetessa.