Varie settimane or sono avevo letto un articolo del New York Times (“il-più-autorevole-quotidiano-del-mondo”, secondo il cliché):
quel disegnino aveva causato “un cataclisma mondializzato”, come si esprime con iperbole l’importante quotidiano parigino Le Monde, in un articolo severo dal titolo “La rinunzia del New York Times”.
E qui viene ricordato perché il “brandello” del titolo descrive ciò a cui è stata ridotta la faccia di questo giornalista e romanziere ( e redattore di Charlie Hebdo) dalla sparatoria in redazione del 7 gennaio 2015: