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24/03/2020 19:02 -
Nel descrivere adolescenza e giovinezza francese del funambolo Petit, la sua passione per gli equilibrismi su fune, la scoperta della sua vocazione come qualcosa di irresistibile, i suoi sogni di imprese ai limiti dell'impossibile, il suo apprendistato da un signore del circo, si tenta una narrazione che molto cita ovviamente Fellini â' da La strada a I clowns â' ma anche un qualcosa di Amélie e un bel po' di Les Enfants du Paradis di Carné, con un Joseph Gordon-Leavitt (formidabile, con un lavoro del e sul corpo da lasciare basiti) che rifà assai consapevolmente lo Jean-Louis Barrault in quel film e il repertorio di Marcel Marceau.