Una delle cose più indovinate di Marilyn Ha Gli Occhi Neri è il ritratto di una Roma quasi invisibile, scenario che non fagocita mai la storia con la sua identità assorbente, trasfigurata in un fondale neutro, per nulla connotante una vicenda che invece resta fissa sui protagonisti, i loro sussulti, la loro fatica di vivere.
Il modello narrativo di Marilyn Ha Gli Occhi Neri rimanda scopertamente a Il Lato Positivo di David O.