E una riforma fiscale, in termini di impalcatura, deve ridurre le aliquote a non più di 3 e soprattutto allargare gli scaglioni, che è la cosa più importante, ponendo alla base la negative income tax, cioè una fascia di no tax area che sia misurata rispetto al nucleo familiare, così da garantire una progressività secondo i dettami della Costituzione.
Otto miliardi è un primo piccolissimo passo, ma sono ben lontani da quelli necessari per attuare una vera riforma fiscale, strutturale e permanente, che richiede, come ha ricordato il governatore Visco, la ricomposizione del bilancio pubblico dal lato delle entrate e dal lato delle spese.