l’incremento del prezzo del petrolio, l’effetto del cambio tra euro e dollaro e la combinazione dell’accisa sul carburante e dell’Iva.
Per esempio, negli anni Trenta il prezzo della benzina crebbe per finanziare le spese belliche in Etiopia ma già quattro mesi dopo la fine del conflitto, la tassa sulla vendita della benzina venne rivista al ribasso Sono state poi introdotte imposte per supportare la ricostruzione successiva al disastro del Vajont, per fronteggiare le conseguenze dell’alluvione di Firenze e di terremoti come quello del Friuli e dell’Irpinia Oggi non si parla più di accise sul carburante, ma di un’unica accisa.