Una delle varianti osservate si camuffa da installer Adobe su Windows, ingannando l'utente e facendogli credere che Adobe Setup sia in funzione così da indurlo ad avallare richieste di installazione fasulle che hanno il solo scopo di avviare il malware indipendentemente da ciò su cui si clicca.
Le nuove varianti di QBot fanno uso anche di tecniche avanzate per l'offuscamento, sfruttando misure come la crittografia AES-256 per nascondere le comunicazioni con il server di comando e controllo.