il film uscì poi nelle sale statunitensi in aprile, in quelle inglesi a maggio e da noi solo a ottobre inoltrato) di Quattro matrimoni e un funerale/Four Weddings and a Funeral di Mike Newell, la supercommedia romantica che proiettò definitivamente nello star system internazionale ( e nell'immaginario dei sex symbol di celluloide) il trentaquattrenne (all'epoca) Hugh Grant, peraltro già messosi prepotentemente in luce da qualche anno grazie al successo europeo di "Luna di fiele/Lunes de fiel-Bitter Moon" (1992) di Roman Polanski e ai ruoli centrali in ben due film del britannico James Ivory ("Maurice", 1987, e "Quel che resta del giorno/The Remains of the Day", 1993).