Bruxelles ha spiegato che il Recovery Fund può esser modificato solo in casi eccezionali.
L'esame ha lo scopo di dire se siamo sulla strada giusta per raggiungere i 45 obiettivi fissati per fine giugno e poter così incassare i 24 miliardi della seconda rata (la prima da 21 ha avuto il via libera).
dall'aumento dei costi dell'energia alla guerra in Ucraina Per gli ispettori di Bruxelles, in missione a Roma, si tratta di capire a che punto è l’Italia con l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanziato coi soldi europei del Recovery Fund, di cui il nostro Paese ha la fetta più grande: