In alcuni frangenti come nel caso di un sistema dual-boot potrebbe consentire il bypass Secure Boot di Windows.
La nuova vulnerabilità scoperta riguarda principalmente il bootloader GRUB (GRand Unified Boot Loader) comunemente usato da Linux.
Per sfruttare questa vulnerabilità, un utente malintenzionato dovrebbe disporre di privilegi di amministratore o accesso fisico su un sistema in cui Secure Boot è configurato per fidarsi dell’autorità di certificazione (CAFI) UEFI (Unified Extensible Firmware Interface).