se infatti nella primavera del 2019, quando ancora era in vigore il tetto massimo della Bce sulle detenzioni di debito domestico da parte delle banche greche, queste ultime “vantavano” un livello percentuale su assets totali in area 4%, superiore a quello di Germania, Francia e Irlanda, quale può essere stato lo sviluppo prospettico a oggi, se come mostra il secondo grafico un altro campione del doom loop come l’Italia è passata nell’arco temporale di un anno e mezzo dal 10% circa di detenzioni sovrane su assets totali al 14% del 30 settembre scorso?