Nel mirino del collegio sindacale, riporta CorCom, tra le “operazioni atipiche o inusuali effettuate con terzi”, è finito l’accantonamento “per complessivi 548 milioni di euro relativo alla natura onerosa rilevata per alcuni contratti di contenuti media, principalmente riferibili al contratto sottoscritto con Dazn”, si legge nella relazione.
“Le analisi del Collegio, di concerto con gli organi societari, hanno condotto ad appurare che, in ragione di alcuni specifici impegni contrattuali e di alcuni fenomeni che hanno impedito il raggiungimento del numero di abbonati previsto dal piano di investimento originario – prosegue il documento – non si prevede che il contratto possa consentire di raggiungere il punto di ‘break even’ del triennio e la copertura dei costi attraverso i ricavi”.