Film tv su un camionista che trasporta immigrati clandestini.
Forse un filo sopravvalutato ma comunque godibile, questo film di Tanya Wexler che si inoltra nel mondo vittoriano e scava in quella che allora veniva chiamata isteria femminile (di lì a poco Freud avrebbe detto qualcosa di definitivo al riguardo).
E allora non facciamo gli schifiltosi e non snobbiamo quest’altro suo film che arriva l’anno dopo, dove si cavalca l’onda dell’inaspettato successo toccato a Malizia di Samperi.