Ma il film è da recuperare soprattutto per Pietro Castellitto, qui al suo esordio d’attore e oggi più che una promessa del nostro cinema (vedere per credere il suo I predatori, dov’è protagonista e regista, il miglior film italiano degli ultimissimi anni insieme a Favolacce).
) imprime al film l’ipercinesi e i fracassonismo che lo distinguono.