Il Comitato “Sì aboliamo la caccia”, dopo aver ammesso il prevedibile fallimento della loro insensata offensiva referendaria, sembra intenzionato a “continuare a combattere i cacciatori e chi protegge interessi personali, sia in politica, negli apparati industriali e commerciali, che tra i media e le stesse associazioni animaliste ed ambientaliste”.
000 raccolte) ha anticipato l’ordinanza prevista per la metà di gennaio e ha rigettato con fermezza la proposta totalmente antiscientifica di un comitato raccogliticcio e improvvisato che non ha raccolto consensi fra gli italiani ormai stanchi di simili rigurgiti anticaccia che, una volta di più, mostrano chiaramente le loro radici ideologiche tipiche di un fondamentalismo animalista del quale il nostro Paese non ha certamente bisogno.