Nel senso che i conguagli finali si avranno solo a gennaio 2023.
Gli aumenti di marzo non sono quelli definitivi.
Ha l’obiettivo di proteggere il potere d’acquisto delle pensioni, mettendole al riparo, almeno in parte, dall’erosione dovuta all’inflazione.
Come da incremento dell’indice annuo dei prezzi al consumo accertati dall’Istat (Comunicato ufficiale dell’ISTAT del 17 gennaio 2022).