Una patetica dimostrazione di pochezza culturale di fronte a una sinistra che si è appropriata indebitamente della Resistenza così come il fascismo si era appropriato (altrettanto indebitamente) della Grande Guerra.
“Bella ciao” secondo inno nazionale dopo l’inno di Mameli.
La vera canzone partigiana era “Fischia il vento” con le parole di quell’autentico eroe che fu il comunista Felice “u’megu” (il medico) Cascione, ma il testo era troppo politicamente schierato per diventare un inno nazionale.