Regista dalla carriera fulminea, Billy Wilder si impose in poco tempo nella ristretta cerchia dei cineasti di rispetto, ma dovette fare i conti, sia sul piano privato che professionale con l'avvento del nazismo.
La corrosiva critica di Billy Wilder è valida anche ai nostri giorni e l'ambientazione nella Chicago degli anni '20 è solo un pretesto per puntare l'indice contro un giornalismo privo di qualunque scrupolo etico, capace di creare gli eventi ma anche di gestirli a suo piacimento.