Le stesse che si riscoprono nella voce magnetica di Caterina, incisa su nastri che, come lei, sono stati custodi della musica popolare.
In giro per la campagna toscana, nelle roccaforti di un mondo pastorale e ancestrale a rischio di estinzione, Caterina andava alla ricerca di quella forma più vera del patrimonio canoro tradizionale che portò, attraverso i suoi dischi e concerti, all’attenzione italiana prima e internazionale poi.