Da allora, i ricercatori hanno monitorato la salute dei sopravvissuti al disastro di Chernobyl, dagli abitanti dei villaggi vicini ai cosiddetti “liquidatori” che hanno ripulito e costruito un imponente sarcofago di cemento attorno al sito.
Evgenia Ostroumova, epidemiologa presso l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione, in Francia, ha sottolineato che è necessario continuare a finanziare la ricerca su Chernobyl in particolare per scoprire di più sulle conseguenze sanitarie delle dosi ridotte di radiazioni, conseguenze che potranno emergere solo grazie a un impegno prolungato nel tempo.