“Come lavoratori autonomi – è il commento del presidente nazionale della categoria, Massimo Miani – non contestiamo a priori questi interventi, alcuni dei quali possono anzi essere considerati condivisibili, ma troviamo inaccettabile che nemmeno un euro delle risorse recuperate da queste modifiche sia stato reimpiegato a favore dello stesso comparto delle partite IVA, ad esempio estendendo il regime del 15% fino a 65.