Se addirittura su quella sabbia ci hai corso e ti sei improvvisato pilota, atleta, motociclista e avventuroso “dakariano”, allora quella non è più solo la malattia del mal d’Africa, ma qualcosa di più.
Cinquantottenne di Voghera e con tante medaglie d’oro al collo, Fabio Fasola torna nel deserto e trova questa Dakar, nuova, entusiasmante, moderna, sociale, sicura, ma dove bisogna sempre andare al massimo Se impari a respirare la sabbia del deserto, se te la spalmi sulla pelle e te la ritrovi sempre nelle tasche e nelle scarpe, beh, difficilmente riesci a farne a meno per sempre.