se ci si aggiunge le varie nomine delle partecipate del MEF, a partire da Cdp, l’opera di Draghi sta già modificando l’impianto del Paese nei prossimi anni, partito o non partito.
secondo lo “spiffero” del quotidiano di Berlusconi, è assai improbabile che il Premier possa costruirsi un suo movimento, ma è innegabile che dentro ogni partito in Parlamento vi siano forze “pro Draghi” pronte ad un cambio di rotta nei prossimi mesi.