I sistemi operativi Microsoft e di Google sono stati hackerati attraverso gli stessi siti web utilizzati per violare gli iPhone, sempre secondo le fonti della rivista americana, che hanno accettato di rivelare questi dettagli a condizione di mantenere l’anonimato.
Al momento non è chiaro perché Google non ha fornito un elenco dei siti web utilizzati per l’attacco hacker, e soprattutto perché ha omesso che l’obiettivo riguardava una precisa regione e etnia.