Per ARCI Caccia ed Ente Produttori Selvaggina questa appare essere la giusta descrizione della proposta di calendario venatorio predisposta dagli Uffici competenti della Regione Abruzzo per uscire dal presunto impasse determinato da un decreto del Presidente del Tar Abruzzo – L’Aquila che, emesso il 28 agosto u.
La Regione non ha preso in esame la possibilità di costruire un nuovo calendario venatorio, fatto secondo i crismi dovuti dalle regole della caccia sostenibile, e nemmeno la possibilità di emanare una sequenza di delibere di giunta in grado, progressivamente, di ricondurre nell’alveo di quanto ragionevolmente concedibile al mondo venatorio la disciplina venatoria per la stagione da aprirsi.