Una conseguenza che ci consegna oltre 2 milioni di giovani che studiano e non lavorano e , complessivamente, oltre 4 milioni di persone in cerca di lavoro, o disponibili a farlo a determinate condizioni, con bassi livelli di competenze e di occupabilità.
Equivalente, a parità di popolazione, a poco meno di 4 milioni di occupati.
La difficile reperibilità non riguarda solo le elevate professionalità, l’insieme delle figure dei laureati nel campo delle scienze, delle tecnologie, in ingegneria e matematica, dove risultano “introvabili” circa i 2/3 dei profili ricercati.