Nel documentario Moby Dick o Il Teatro dei Venti (proiettato alla Sala Truffaut di Modena dentro Trasparenze 7) il filmmaker napoletano Raffaele Manco ci svela perché il Moby Dick del Teatro dei Venti sia un punto cardine e forse una metafora del teatro italiano di questi anni.
Lo spettacolo come il documentario, allora, sembrano far emergere non tanto il realizzarsi di un’utopia, quanto il suo presentarsi in forma di enigma irrisolvibile, che pare accadere come un colpo di coda del fato e al contempo ritrova una motivazione del più materiale degli sforzi, testimoniato anche dalla costruzione in tempo reale della macchina scenica.