Il comune di Sesto Fiorentino, per bocca dello stesso primo cittadino, ha fatto trapelare la volontà di chiudere alla caccia l’area di Cercina, in nome di un non ben definito disturbo, arrecato dall’attività venatoria, alle attività umane.
Ci preme, inoltre, di ricordare che l’assenza di attività venatoria, in un momento come questo, in cui le sentenze del Tar e le difficoltà della Polizia Provinciale hanno di fatto bloccato l’attività di controllo, causerebbe una proliferazione incontrollata degli ungulati, con tutto ciò che ne deriverebbe per le attività agricole e l’incolumità dei cittadini.