Nel disco, i versi e la voce recitante di Anita Piscazzi, una grana che alterna riflessi infantili a morbidi toni caldi, un cantilenare assorto sul tappeto di suoni preparato da Michel Godard con arpeggi di basso.
Musica e versi si commentano a vicenda, s'intrecciano, si voltano le spalle;
coordinamento di autoproduzioni per la socializzazione di musica inedita in nuovi contesti di fruizione?