Adesso, ed era ora, c’è un’inchiesta della magistratura che non è ancora su di loro, ma, tranquilli, si avvicina come il cobra alla preda, e infallibilmente colpirà.
Dall’altra la magistratura italiana, epitome mondiale di inconcludenza e surrealismo.
L’arbitrio sfrontato e strafottente con il quale il colosso indiamo Arcelor Mittal ha deciso – o simula di aver deciso per ottenere vantaggi indebiti, ma è improbabile – di abbandonare l’Ilva al suo destino non sarà in alcun modo fronteggiato dai ruggiti da coniglio dell’apparato pseudo-istituzionale italiano.