Nel 2018 sono stati operati in utero tre feti a Milano al San Raffaele e al Policlinico, tutti affetti da spina bifida.
Un'attenzione particolare stata riservata all'utero materno, sottoposto allo stress di un intervento chirurgico quando deve ancora ospitare un bambino che cresce.
Per evitare che l'utero si contragga e che la sutura dell'incisione uterina si rompa, mettendo a rischio la gravidanza, alla madre vengono somministrati sia prima che dopo l'intervento alte dosi di solfato di magnesio, calcio antagonisti e progesterone.