Ad oggi la norma di riferimento è la legge 91/1992 che chiarisce fin dal principio il criterio prescelto per l’acquisizione della cittadinanza in Italia, ovvero lo ius sanguinis.
Tale principio si contrappone a quello dello ius soli, letteralmente “diritto del suolo”, secondo cui la cittadinanza spetta a tutti coloro che nascono in un determinato Stato, senza considerazione della cittadinanza dei genitori.