La Creazione di Franz Joseph Haydn ha aperto il 2020 della stagione sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Questa premessa è, a mio avviso, importante per spiegare perché La Creazione ci presenta un Haydn più elegante che monumentale, specialmente nella terza parte incentrata sull’amore tra Adamo ed Eva.
Le differenze sono profonde perché mentre nel libretto tedesco si segue pedissequamente la Bibbia ponendo l’accento sul passaggio dal caos all’armonia del creato e sul nesso tra fede e ragione, nel Regno Unito, protestante e con un forte ruolo della massoneria, secondo il musicologo Wilfrid Mellers, ‘Dio viene presentato come un meccanico’ e la vicenda biblica ‘come una parabola massonica’.