ha convinto i cittadini – soprattutto quelli più a rischio – a dimezzare il consumo di bevande dolci, e ad aumentare di un terzo quello di acqua.
Inoltre una conferma indiretta dell’efficacia del provvedimento arriva da città vicine come Oakland e San Francisco, che hanno autorizzato una soda tax solo – rispettivamente – nel 2017 e nel 2018, e fino ad allora non hanno fatto registrare variazioni nel consumo di soda, così come dal Messico, che sta conoscendo dinamiche molto simili e sta continuando a vedere effetti positivi crescenti nel tempo della soda tax introdotta anch’essa nel 2014.